Siamo al 4% di casi gravi, a fronte di una media nazionale del 2,6 %. Qui una persona su dieci ha avuto a che fare con il “mal di vivere”. Un dato confermato anche dall’uso degli psicofarmaci
Di Cinzia Dell’Orti – La depressione è un male che attanaglia gli umbri. Il quadro allarmante emerge dai dati dell’indagine ufficiale e pubblica condotta da Eurostat a livello europeo e dall’Istat in Italia.
I dati umbri sono allarmanti, 4% di casi gravi, a fronte di una media nazionale del 2,6%. Qui una persona su dieci ha avuto a che fare con qualche forma di depressione. Un dato confermato dalla particolare incidenza di prescrizioni e consumo di psicofarmaci.
E se è vero che a farne le spese è soprattutto la popolazione degli over 65, è altrettanto accertato che in molti casi il malessere dipende dagli effetti della crisi economica. Ciò che la recessione ha cancellato, e le incertezze che ancora provoca, non aiutano di certo a sognare e tantomeno a impiegare energie per tentare di costruire un futuro migliore e più garantito.
“L’indagine nella sua autorevolezza conferma purtroppo i dati di precedenti indagini” – spiega in una nota l’Ordine degli Psicologi dell’Umbria.
