Home Attualità Cresce la criminalità informatica che utilizza come “arma” la Rete

Cresce la criminalità informatica che utilizza come “arma” la Rete

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In Umbria l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni è costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto delle truffe online

Di Ignazio Galatei – Cambia il volto della criminalità. Il ladro “vecchio stampo” lascia il posto al truffatore di nuova generazione. E mentre si conferma la contrazione di omicidi, furti e rapine, crescono in parallelo i reati che utilizzano come “arma” privilegiata la Rete.

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, anche in Umbria l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2018 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica.

A partire dalla guerra alla pedopornografia online, e al fenomeno dell’adescamento di minori online, che ha portato alla denuncia di 8 persone. È stato riscontrato un preoccupante aumento del numero di minorenni vittime di reati contro la persona: dai 4 casi registrati nel 2016 si è passati a 8 nel 2017 e 15 casi trattati nel 2018, le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni.

Un capitolo a parte, ma decisamente allarmante, è quello che riguarda le truffe on-line, anche queste in continua crescita. In Umbria nel 2018 sono state denunciate 151 persone, ricevute e trattate circa 689 segnalazioni di truffe o tentate truffe.

Su tutte prevale l’attività svolta sulle cosiddette frodi delle assicurazioni. Questa tipologia di truffa viene commessa attraverso la commercializzazione di polizze assicurative mediante la creazione di portali, in taluni casi con riproduzioni di pagine web di compagnie note, sulle quali sono promosse polizze assicurative temporanee false, esercitando in tal modo l’attività di intermediazione assicurativa in difetto di iscrizione al registro degli intermediari assicurativi.

In totale, nell’ambito del financial cybercrime durante il 2018, il Compartimento ha gestito 691 casi relativi a transazioni fraudolente per un totale di circa 811.000 euro.

Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei, l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, a fronte di 37 casi relativi a movimentazioni in frode denunciata per un totale di 540.000 euro, il Compartimento ha potuto già recuperare e restituire circa 350.000 euro.

Da evidenziare che nel corso dell’anno nello svolgimento delle altre attività di competenza sono stati effettuati n. 3 arresti di cui uno per l’utilizzo fraudolento di carte di credito.
Ma Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della Rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni.
Nello specifico si evidenzia la campagna itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Una Vita da Social”, grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati oltre 1.750 studenti, 50 insegnanti per un totale di 28 Istituti scolastici e 7 città umbre.

Inoltre nel corso dell’anno sono stati realizzati incontri educativi su tutto il territorio regionale raggiungendo oltre 3500 studenti e circa 28 Istituti scolastici.

Il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce.

Uno strumento agevole che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi luogo si desideri, di entrare nel portale ed usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni quotidianamente ed ininterrottamente offre agli utenti del web.


5 utili consigli per difendersi dagli attacchi informatici


Di Sonia Montegiove

Informatica e giornalista

Gli attacchi alla sicurezza informatica, secondo l’ultimo rapporto Clusit del giugno 2018, sono in crescita costante da 7 anni a questa parte, con un 2017 considerato uno degli anni peggiori per numero di minacce cyber. Ransomware, phishing, email spoofing sono diventati termini familiari per l’utente, vero anello debole della catena.

Perché se è vero che per arginare il fenomeno si possono impiegare software o dispositivi, è anche vero che in presenza di utenti poco informati il rischio s’innalza di molto.
Quali precauzioni prendere? Quali le regole tenere a mente per non restare vittime di attacchi?

1- Non cliccare su link e non aprire allegati in modo istintivo

Quando riceviamo un messaggio con offerte particolarmente vantaggiose, un “urgente”, un certo numero di errori grammaticali nel testo e magari un allegato da aprire o un link da cliccare, guardiamo con attenzione l’indirizzo di provenienza, informiamoci per capire se effettivamente il mittente è quello “vero” e se così non è, cestiniamo. Nella maggior parte dei casi si tratta di malware che infettano computer, smartphone o tablet.

2 – Non forniamo dati sensibilivia email

Molti degli attacchi arrivano attraverso email o messaggi Whatsapp i cui mittenti hanno nomi e indirizzi riconducibili a nostri conoscenti o a Enti con cui abbiamo rapporti. Lo scopo di chi invia il messaggio è proprio quello di indurci a condividere fiduciosi dati sensibili come quelli bancari o riferiti alla carta di credito. Per evitare questo ricordiamo che mai nessuna azienda, amico o Ente ci chiederà di scrivere queste informazioni via email.

3 – Facciamo un backup dei datie aggiorniamo il browser

Uno dei rischi più frequenti è legato ai ransomware che rendono illeggibili i dati del nostro PC o dello smartphone, prendendoli come “ostaggio” e chiedendo un riscatto da pagare in bitcoin. Questo tipo di attacco avviene dopo aver aperto un allegato o cliccato su un link. Per ridurre i rischi è necessario aggiornare frequentemente il browser e soprattutto copiare i nostri dati su un disco esterno o una chiavetta in modo da poterli avere a disposizione nel caso ce li sottraggano. Mai cedere al ricatto perché non si hanno garanzie di restituzione e soprattutto perché andremmo ad alimentare questo tipo di attacchi.

4 – Attenzione alle reti WI_FI aperte

Quando ci connettiamo a un wi-fi pubblico, dobbiamo ricordarci che possiamo connetterci a reti malevole, in grado di monitorare i nostri contenuti, o a reti in cui le informazioni non vengono criptate, con pericolo di intercettazione da parte di malintenzionati. Nessun problema se stiamo consultando il meteo usando un wi-fi aperto, quindi, ma attenzione se dobbiamo accedere, per esempio, al nostro conto on line o fare un acquisto on line.

Per evitare di collegarci involontariamente a una rete aperta è preferibile disabilitare la connessione automatica.

5 – Occhio alle password

Ci siamo abituati ormai a memorizzare le password e non digitarle più, pessima abitudine che ci fa dimenticare di cambiarle periodicamente, scegliendone di non banali. Un consiglio? Impostare come password una frase in dialetto, perché si ricorda facilmente, ha il requisito della lunghezza e soprattutto è abbastanza difficile da scoprire dagli algoritmi solitamente usati per gli attacchi.