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Covid-19, Umbria vicina a contagi zero

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Coronavirus, mappa contagio regione per regione: al Nord male il Piemonte

L’Umbria rientra fra le otto regioni – insieme a Emilia Romagna, Veneto, Sardegna, Valle d’Aosta, Basilicata, Molise e Friuli Venezia Giulia – che nell’ultimo giorno hanno fatto segnare un calo dei malati, e che per la prima volta dall’inizio della pandemia cominciano ad avviarsi praticamente a verso il contagio zero. In Umbria, nelle ultime 24 ore è stato registrato un solo caso di Covid-19, per il terzo giorno consecutivo.

E mentre a Pasqua e Pasquetta i tamponi eseguiti erano stati pochi (rispettivamente 68 e 215), ieri sono tornati a quota 1.300. I dati forniti nel bollettino quotidiano della Regione, aggiornati alle 8 di ieri mattina, documentano il lento e costante avvicinamento della curva dei contagi allo zero.

L’Umbria fa registrare un altro positivo primato con appena il 22% di casi in più rispetto al 31 marzo. E dunque a questo punto si può affermare che il trend del contagio continua la sua lenta discesa dal plateau raggiunto più di due settimane fa.
Lo confermano i numeri della Protezione Civile di martedì 14 aprile.

Scendono i ricoveri in terapia intensiva in tutta Italia; per l’undicesimo giorno di fila si registra, infatti, un numero totale di ricoveri inferiore al giorno precedente, diminuisce il numero dei pazienti negli altri reparti e, per la prima volta da oltre un mese, l’incremento del numero di nuovi malati di Covid-19 scende sotto la soglia delle mille unità.

Questo vuol dire che le misure di contenimento, tra cui quelle di distanziamento sociale, stanno dando i loro frutti. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, c’è ancora molto da fare.

Continuano infatti a preoccupare i dati della Lombardia e del Piemonte.

Se si tenta una bilancio degli incrementi dei contagi, analizzando i nuovi casi di ciascuna regione nelle ultime due settimane è possibile avere un quadro più chiaro di come si muove il virus da Nord a Sud, ed emergono anche delle sorprese: in termini di trend di crescita, ad esempio, non è la Lombardia a fare peggio, ma il Piemonte, cresciuto in 14 giorni in termini di contagi di oltre l’84%.
Nel dettaglio, la regione che per ovvi motivi è la più osservata, la Lombardia, contava 43.208 casi il 31 marzo, saliti a 60.314 il 13 aprile, con un incremento assoluto nettamente piu’ alto di tutte le altre, +17.106, ma percentualmente di “solo” il 40,74%.
E’ andata peggio, per esempio, l’Emilia Romagna, passata dai 14.074 casi del 31 marzo ai 20.440 di ieri, un aumento del 45,23%.